Ciao, grazie per avermi dedicato il tuo tempo![O°]
Sono nato nel 1962 e fotografo da parecchio tempo: esattamente da quando, ancora ragazzino, in seconda media mi fu dato un compito estivo che consisteva nel raccontare il luogo dove avrei trascorso le mie vacanze.
Consapevole di non essere molto bravo nello scrivere, ma sapendo di dover comunque preparare il tema, pensai che lo avrei arricchito con qualche foto fatta utilizzando la fotocamera compatta dei miei genitori: una semplice ed economica Kodak Instamatic 33. Una macchina fotografica con solo due impostazioni sole oppure nuvoloso/flash e che scattava in in formato quadrato.
Quell’anno trascorsi una piccola parte dell’estate in un paesino ligure ed in meno di una decina di fotografie raccontai quindi le giornate di alcuni pescatori del luogo. Molti di essi ancora in attività dedicavano la loro giornata alla sistemazione delle reti mentre altri, ormai anziani, passavano il tempo costruendo in miniatura la barca che avevano utilizzato per una vita intera.
La maggior parte di queste immagini è andata smarrita ma ripensando a quegli anni giovanili mi sembra di sentire ancora le storie ed i racconti di quelle persone che erano uomini prima ancora che pescatori: questa è stata probabilmente la mia prima storia fotografica.

Per contattarmi scrivimi@antonionapoli.it.
Grazie. Antonio Napoli / Fotoquid
"Che bella storia..." - (Giuseppe Bandirali/Pep)
“Esistono le fotografie, che sono quelle robe bidimensionali alla portata di chiunque e ognuno ne faccia l'uso che ritiene. Poi c'è la Fotografia, bella maiuscola, che usa le fotografie come strumento per esprimere con precisione sé stessa. Cioè la visione dell'autore. Che non è necessariamente maiuscolo... autore è chiunque affronta coscientemente il piano fotografico. Per esprimere la propria visione. Perchè la Fotografia non si occupa del visibile, ma dell'invisibile alla tua portata: lo vedi o no? Se vedi, restituisci. Questo fa un fotografo, per me.” - (Efrem Raimondi)